Dolci delle feste
A Pasqua o Natale è testimone delle origini cristiane delle popolazioni salentine. Impiegata in innumerevoli composizioni.
Paste "secche"
Di probabile origine araba, da forma alle paste "secche", questo termine deriva dalla sacca con la quale si estrude la pasta reale.
- Tempo occorrente: Cuocere a 200° per 10 minuti
- Complessità: easy
Cartellate
Dolce delle ricorrenze natalizie, frequentemente si accompagna ai puceddhuzzi.
Zeppole di San Giuseppe
Dolce tradizionale legato alla celebrazione di San Giuseppe e la Festa del Papà. Coincide con l'ingresso della stagione primaverile.
- Complessità: medium
Cuddhure de Pasca
E' un dolce augurale della Pasqua, noto anche col nome di "Puddhrica cu l'oe", d'origine greca e latina, per gli uni indicava il tondo o la spirale per i secondi un pane che si offre.
La presenza dell'uovo simboleggia la rinascita propria della stagione primaverile.
- Tempo occorrente: Cuocere a 200° per 10 minuti
- Complessità: easy
Agnello di Pasqua
Già nelle tradizioni precristiane l'agnello maschio simboleggiava il nuovo anno. Il cristianesimo riconobbe un ruolo salvifico inicandolo come "Agnus Dei". Nella religione ebraica era l'animale al quale si affidava l'espiazione dei peccati e detto "Capro Espiatorio".
Questo dolce è considerato dono d'affetto e scambiato tra le famiglie.
- Tempo occorrente: Cuocere a 200° per 10 minuti
- Complessità: easy
Cupeta
Il caratteristico odore di zucchero caldo inebria le feste patronali nel Salento. E non c'è festa senza Cupeta.
- Tempo occorrente: Cuocere a 200° per 10 minuti
- Complessità: advanced
Purceddhruzzi
Il dolce di Natale che riempie di profumo le cucine delle mamme e nonne salentine. Per questa festività ne sfornano, secondo personalissime e segretissime ricette, una gran quantità da regalare a vicini e parenti. Il nome secondo alcuni richiama al muso del porcellino per altri al porcellino-onisco. Ricetta è con lievito
Fruttone
Il fruttone è la combinazione di sapori suadenti e corposi: cioccolato, pasta reale e marmellata in un guscio di pasta frolla... Irresistibilmente ricoperto di cioccolato, ottimo.
- Tempo occorrente: Cuocere a 180° per 10 minuti
- Complessità: medium
Zeppole di San Giuseppe tradizionali
Nel Salento si usa un diverso tipo d'impasto che forma la base del dolce "a caldo".
- Complessità: medium
Purceddhruzzi di semola
Ogni prodotto che sia intimamente legato alle persone e la cultura materiale di un luogo da vita a variazioni e campanilismi. I Puceddhruzzi sono uno di quegli alimenti che durante le festività, a conclusione dei pranzi e delle cene di quei giorni alimentano sull'argomento, alla lettera, gustose discussioni.
Ricetta, ripresa dal volume di Rossella Barletta "Dolci tipici salentini" è senza lievito.
Mustaccioli
Sono una delle delizie più apprezzate della Tradizione salentina. L'origine del nome è latina "mustaceus" dovuta all'uso del mosto nella preparazione. Erano le ghiotte "merendine" degli antichi rimani.
- Tempo occorrente: Cuocere a 200° per 10 minuti
- Complessità: easy
Pasticciotto
Un dolce giovane nato lo scorso secolo, un po' per caso, dalla creatività di un pasticciere di Galatina, di fatto è una delle tipicità più note, impresso nei ricordi di ogni turista che nelle sue visite non manca di assaporare questa vera prelibatezza.
- Tempo occorrente: 15
- Complessità: medium