DOLCI SALENTINI
Ingredienti locali riscoperti dalla nuova pasticceria

I dolci della tradizione e nuove combinazioni
Ghiaccia reale
Antico sistema di guarnizione dei dolci detta anche "GIULEBBE", una glassa con cui si può arricchire e rendere dolce un semplice prodotto da forno come i taralli dolci.
- Tempo occorrente: 30 minuti
Paste "secche"
Di probabile origine araba, da forma alle paste "secche", questo termine deriva dalla sacca con la quale si estrude la pasta reale.
- Tempo occorrente: Cuocere a 200° per 10 minuti
- Complessità: easy
Cartellate
Dolce delle ricorrenze natalizie, frequentemente si accompagna ai puceddhuzzi.
'nfocagatti
Dolce tipico dal caratteristico color bianco che lo riveste con una glassa esterna che racchiude un morbido biscotto.
- Tempo occorrente: 40 minuti
- Complessità: medium
Quaresimali
Dolce tradizionale della Quaresima, oggi consumato tutto l'anno, dalla colazione al fine pasto accompagnato con vino dolce.
Zeppole di San Giuseppe
Dolce tradizionale legato alla celebrazione di San Giuseppe e la Festa del Papà. Coincide con l'ingresso della stagione primaverile.
- Complessità: medium
Cuddhure de Pasca
E' un dolce augurale della Pasqua, noto anche col nome di "Puddhrica cu l'oe", d'origine greca e latina, per gli uni indicava il tondo o la spirale per i secondi un pane che si offre.
La presenza dell'uovo simboleggia la rinascita propria della stagione primaverile.
- Tempo occorrente: Cuocere a 200° per 10 minuti
- Complessità: easy
Agnello di Pasqua
Già nelle tradizioni precristiane l'agnello maschio simboleggiava il nuovo anno. Il cristianesimo riconobbe un ruolo salvifico inicandolo come "Agnus Dei". Nella religione ebraica era l'animale al quale si affidava l'espiazione dei peccati e detto "Capro Espiatorio".
Questo dolce è considerato dono d'affetto e scambiato tra le famiglie.
- Tempo occorrente: Cuocere a 200° per 10 minuti
- Complessità: easy
Pistofatru
Giunge fino a noi un dolce tipico delle terre salentine, le cui origini si perdono nel tempo è il Pistofatru.
Africano
Gli Africani sono un dolce tipico di Galatina. Nutrientissimo consigliato a chi è convalescente. L'elevato contenuto energetico ne fa un alimento indicato a sportivi e chi brucia molte calorie.
Fichi al cioccolato con pinoli
I "fichi rugosi", come definiti dagli antichi romani e per secoli alimento di chi lavorava la terra, tornano tra le nuove proposte della pasticceria salentina nella nuova combinazione con cioccolato fondente
- Complessità: easy
Fichi secchi con le mandorle
I "fichi rugosi", conservati con foglie d'alloro era in uso presso gli antichi romani che usavano scambiarsi recipienti con miele, datteri e fichi secchi. Ovidio: "perchè nelle cose passi il sapore; e l'anno qual cominciò sia dolce". Ancora oggi nel napoletano è usanza regalare fichi secchi avvolti in foglie d'alloro.
- Complessità: easy
Cupeta
Il caratteristico odore di zucchero caldo inebria le feste patronali nel Salento. E non c'è festa senza Cupeta.
- Tempo occorrente: Cuocere a 200° per 10 minuti
- Complessità: advanced
Purceddhruzzi
Il dolce di Natale che riempie di profumo le cucine delle mamme e nonne salentine. Per questa festività ne sfornano, secondo personalissime e segretissime ricette, una gran quantità da regalare a vicini e parenti. Il nome secondo alcuni richiama al muso del porcellino per altri al porcellino-onisco. Ricetta è con lievito
Cotto di fichi
Il fico è uno degli alimenti più antichi, la pianta cresce spontaneo e numerosa nel Salento, da questo frutto dolcissimo se ne ricava uno sciroppo denso e profumato impiegano come condimento nelle tradizionali cartellate o abbinato a salumi e formaggi.
- Tempo occorrente: 3 ore
- Complessità: very easy