Purceddhruzzi di semola

Ingredienti:
- 1 Kg FARINA DI SEMOLA
- 100 Gr OLIO D'OLIVA
- 1/2 Bicchiere ANICE
- ACQUA q.b.
- 300 Gr. MIELE
- CODETTE COLORATE e PINOLI
Indicazioni
Ognuno difende la propria ricetta, ed allora anch'io difendo la ricetta di mia madre che non usava la farina, ma la semola (...una parte scelta della farina di gran duro), in cui versava l'olio sfumato con la buccia di mandarino tagliuzzata finemente (poi colata) e... un misurino di anice.
Lavorava bene la pasta (schianava) e, fattala riposare giusto il tempo di pulire il piano del tavolo, da un pezzo della massa di pasta, scrupolosamente coperta da un tovagliolo, ne prendeva quel tanto che continuava a lavorare fino ad ottenere una sorta di bastone,
più o meno sottile secondo le sue esigenze, da cui ricavava, tagliandoli col coltello, tocchetti grandi e medi che ripassava sul retro della grattugia;
... fritti, diventavano simili ai ceci.
Fatti asciugare, li friggeva in abbondante olio d'oliva e, naturalmente, li metteva in bocca per saggiare il sapore- e magari compiacersi- e la granulosità perché dovevano sciogliersi in bocca.
Una volta raffreddati, li amalgamava in una pentola dove aveva lasciato sciogliere del miele; ancora caldi, li deponeva nel piatto aggiustandoli col cucchiaio di legno e decorandoli con anisini e pinoli.
Se con la pasta aveva fatto una "treccia", o più di una, la metteva sopra i purceddhruzzi del piatto di casa
...molti altri piattini erano destinati alla nonna, alle zie o a chi capitava in casa a farci gli auguri.
... (per) l'uso dei pinoli bisogna rifarsi a una credenza cristiana secondo la quale l'albero del pino, insieme con il cipresso e il cedro, partecipa al simbolismo di Cristo ed è ritenuto l'Albero della Vita. Il pino è particolarmente stimato perché fornisce l'incenso, usato durante le funzioni religiose; richiama Gesù Bambino perché, quando si taglia verticalmente il frutto, il suo interno appare somigliante ad una mano che ricorderebbe quella del Bambino in atto benedicente. In proposito si ricorda che la pigna, contenente i frutti commestibili, evoca i simboli della Fecondità, della Fertilità e della Resurrezione se ha le scaglie aperte; quelli della Castità se le ha chiuse.