è TEMPO DI TRADIZIONE
Nonostante le minuscole dimensioni le api hanno un ruolo gigantesco nella qualità dell’ecosistema, quattromila varietà vegetali dipendono dall’impollinazione delle api, che garantiscono la biodiversità sul pianeta. Circa tre quarti delle colture per l’alimentazione di esseri umani e animali dipendono dal lavorio degli insetti e in gran misura dalle api. In termini economci l’impollinazione incide ne settore agroalimentare per 200 miliardi di dollari.
Le Api però stanno scomparendo ed il 2016 segna la peggior produzione degli ultimi trent’anni, è anni che in molti si chiedono “Dove sono le api? Val la pena ricordare una frase attribuita ad Albert Einstein, “Se le api scomparissero dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”. L’allarme era partito dall’America circa dieci anni fa, qui il numero degli alveari si andava riducendo in modo impressionamte. Studi e congetture ne sono seguite in gean numero perchè il fenomeno registrava non tanto la morte degli insetti quanto letteralmente la sparizione delle bottinatrici, le api adulte che producono il miele. Il fenomeno ha raggiunto numerosi paesi sul pianeta prendendo il nome di Sindrome di spopolamento degli alveari.
Quasi certamente la ragione non è una sola: le radiazioni emesse dai cellulari e le reti di collegamento, le coltivazioni OGM, i pesticidi neonicotinoidi che fanno smarrire il senso d’orientamento,... tutte queste cause intaccano lo stato di salute delle api aprendo la strada a parassiti pericolosissimi per la specie, primo fra tanti l’acaro Varroa destructor.
L’allarme non va ignorato, a Expo Milano 2015, il Regno Unito si è ispirato al ruolo unico che gli alveari hanno nel nostro ecosistema costruendo un avveneristico alveare con l’intento di esaltare lo spirito collaborativo e vitale dell’ape.
• MIELE DI ACACIA: la coltura è diffusa ovunque in aree con arbusti di Robinia pseudoacacia. Ne producono in maggior quantità Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia, Toscana, Abrozzo e Campania. Quasi incolore assume il paglierino quando solidifica anche se non raggiunge mai la completa cristallizzazione. Dolce senza retrogusto, è ottimo per dolcificare bevande calde non incidendo sul loro gusto. Ideale per sciroppare e candire la frutta. Si accompagna con formaggi freschi, ricotte stagionate e formaggi erborinati a bassa stagionatura.
• MIELE DI AGRUMI: la produzione di questo tipo di miele avviene nelle zone dove la coltivazione degli agrumi assume un carattere intensivo e la fioritura avviene in un lasso di tempo limitato. Per questo pur essendo ampiamente diffusi gli alberi di arance, mandarini e limoni, si rpuduce miele di questo tipo in California, Israele, Itatalia, Messico e Spagna. Da noi le regioni meridionali: Sicilia, Calabri, Sardegna, Basilicata, Campania e Lazio.
Il colore chiaro e trasparente, odore intenso, sono note le qualità sedative ed antispastiche.
• MIELE DI CASTAGNO: prodotto tipicamente nelle Alpi e negli Appennini è ricco di fruttasio. Di colore ambrato con tonalità rossicce, se cristallizza assume tonalità più scure. Odore intenso poco dolce, amaro e persistente. Eccellenti le proprietà sul corpo umano: nella circolazione del sangue, nelle funzioni di fegato e reni, ottimo anche per il mal di gola.
• MIELE DI TARASSACO: proviene dalla fioritura abbondante di questa pianta comune il Tarassaco, diffusa in pienura ed in montagna nel nord Italia.
Ha la caratterustica di cristallzzare in tempi brevi concristalli minuti che conferiscono al miele una consistenza morbida e cremosa. Il colore giallo ambrato va verso il crema quando cristallizza. Odore un po' più forte rispetto al sapore che ha note più raffinate. Le proprietà di questo miele mutuano quelle della pianta di Tarassaco, è diuretico e depurante. Questo miele accompagna ben le pietanze salate.
• MIELE D'ABETE: dalla fioritura dell'abete bianco delle Alpi e degli Appennini deriva un miele scuro che resta vischioso e raramente cristallizza. Al gusto risulta poco dolce e persistente. Ha proprietà antisettiche ed utile nella cura delle influenze, delle bronchiti e le riniti. Ha proprietà toniche e digestive. Gustoso nell'abbinamento con formaggi del luogo come la fontina Valdostana, ottimo con lo yogurt ed i cereali.
• MIELE DI TIMO: prodotto principalmente in Sicilia, cristalliza facilmente con colori intorno al nocciola. Da liquido acquista tonalità ambrate. Ottimo coadiuvante delle affezioni respiratorie. Gusto di mediamente dolce, è persistente. Da consumare su pane tostato, insieme alla frutta fresca e secca.
• MIELE DI TIGLIO: diffuso ovunque ma più frequente nel centro-nord dove può giungere anotevoli altezze. Ha una cristallizzazzione ritardata con cristalli voluminosi, il colore è ambrato con riflessi che tendono al verde nei mieli più puri nella soluzione liquida, da cristallizzato assume color avorio. L'odore abbastanza forte ed il gusto persistente. Per le sue proprietà è adatto come emoliente del catarro, è calmante e sedativo.
• MIELE DI ROSMARINO: La maggiore produzione è della Puglia e della Sardegna, a grana fine, cristalliza mesi dopo la racolta, di colore chiaro trasparente, quando cristallizza diventa bianco-avorio. Tra i più delicati e fini ha orma e odore deboli, bassa persistenza. Fruibile da persone con insufficienza epatica, colite ed astenia.
• MIELE DI EUCALIPTO: prodotto in abbondanza nel centro nordo: Maremma, Lazio e Sardegna. Cristalliza rapidamente acquistando tonalità beige, da liquido varia dall'ambra chiara alla scura. Di media persistenza e odore anch'esso mediamente intenso. Calmante della tosse. Estremamente fungibile è da gustare con formaggi di medi astagionatura come i pecorini, interessante anche negli agrodolce.
• MIELE DI CORBEZZOLO: da arnie a ridosso della macchia mediterranea dell'Talia meridionale ed insulare. Color ambra allo stato liquido, cristallizzato acquista toanlità dal nocciola al marrone. Ha proprietà utilissime, diretico e ed antisettico. Ottimo nella prima colazione, è impiegato frequentemente in pasticceria.
• MIELE DI SULLA: miele tipicamente italiano. L’Italia è l’unico Paese mediterraneo e dell'UE, dove la Sulla viene coltivata e inserita negli avvicendamenti colturali, questa leguminosa, migliora il terreno e lo fertilizza, capace di colonizzare terreni argillosi e pesanti. Presente i Abruzzo, Molise, Calabria e Sicilia. Cristallizza rapidamente formando una massa compatta di color bianco o beige. allo stao liquido è trasparente con tonalità giallo paglierino. Debolmente profumato è mediamente dolce, poco persistente.
Ricco di una gran quantità di minerali ed oligo alimenti, è adatto a chi svolge attività sportiva per l'apporto energetico, ha proprietà lassative e diuretiche, è un ottimo regolatore delle attività intestinali. Ottimo disintossicante.
• MIELE MILLE FIORI: il prodotto è legato alle piante che vegetano nell'are, diffuso in tutto il territorio nazionale, assume colore, consistenza e cristallizzazione in rapporto al luogo in cui insiste l'alveare. Svolge una pluralità di azioni benefiche a carico dell'apparato respiratorio, digestivo, muscolare. Favorisce l'attività fisica, disintossica il fegato, è un buon diuretico, contribuisce alla salute delle ossa.